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Area Qualità > Certificazioni Alimentari > GLOBAL GAP

Il protocollo Global GAP definisce le buone pratiche agricole ( G.A.P. > Good Agricultural Practice ) relative agli elementi essenziali per lo sviluppo della best practice (migliore tecnica) applicabili ad aziende agricole, coltivazioni e prodotti della terra, allevamenti.
Il protocollo è stato creato dall'Eurep (Euro-Retailer Produce Working Group), che unisce alcune tra le più importanti catene commerciali europee, al fine di rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza alimentare e di rispetto dell'ambiente.
Il primo standard pubblicato è stato l’EurepGAP Ortofrutta (Fruit and Vegetable), successivamente integrato dall’EurepGAP IFA (Integrated Farms Assurance), uno standard modulare per le attività di produzione agricola e allevamento.
Dal 1° marzo 2007 il protocollo si presenta nella sua ultima versione denominata GLOBAL G.A.P. 3.0
A partire dal 1° gennaio 2008 tale nuova versione è diventata obbligatoria per cui non è più possibile certificarsi in EUREPGAP, la nuova versione 4.0 dello standard è partita il 1° gennaio 2011 ed è stata resa obbligatoria dal 1° gennaio 2012.

Al protocollo GLOBAL G.A.P. hanno aderito diversi soggetti coinvolti nella filiera agroalimentare:

  • Produttori (singoli o figure collettive)
  • GDO Europea
  • Membri associati (laboratori, enti di certificazione, società di consulenza, aziende produttrici di mezzi tecnici per l'agricoltura).

La certificazione di prodotto GLOBAL G.A.P costituisce uno strumento di vantaggio competitivo, soprattutto nelle relazioni B. to B.


PUNTI CHIAVE

Elementi essenziali del Globalgap (come lo erano dell’EUREPGAP) sono:

  • unificazione a livello europeo/mondiale delle tecniche di produzione dell’agricoltura integrata, sinora notevolmente diverse nei diversi paesi, anche fra regione e regione;
  • ertificazione di tutti i prodotti agricoli destinati alla distribuzione EUREP, a fronte di un solo documento normativo: l’EUREP/GAP Protocol of Good Agriculture Practice.


Nello specifico il protocollo prevede la gestione di requisiti relativi a:

  • Aspetti ambientali (storia e gestione dei siti, gestione del terreno e dei rifiuti)
  • Prodotto (fitofarmaci impiegati, tecniche di irrigazione, protezione delle colture, modalità di raccolta e trattamenti post raccolta)
  • Salute degli animali
  • Salute e sicurezza dei lavoratori e le loro condizioni di lavoro
  • Elementi relativi alla gestione aziendale.
Il nuovo standard 4.0 prevede sostanziali modifiche, rispetto alla precedente, relativamente a rintracciabilità, aspetti ambientali, uso degli agrofarmaci, tecniche di irrigazione, protezione integrata delle colture, modalità di raccolta e trattamenti post-raccolta, salute e sicurezza dei lavoratori, salute degli animali, gestione aziendale e delle risorse naturali, nonché i nuovi requisiti necessari al fine di ridurre la contaminazione microbiologica.


Le opzioni di certificazione previste dal protocollo sono due:

  • la prima opzione riguarda la certificazione della singola impresa agricola;
  • la seconda opzione riguarda la certificazione di una cooperativa o di una associazione di aziende agricole. In questo caso, per procedere alla certificazione è indispensabile provvedere alla stesura di un Disciplinare Tecnico che descriva gli elementi di Sistema Qualità attraverso i quali la cooperativa o l’associazione gestiscono e coordinano tutte le aziende agricole appartenenti. In tal modo è garantita la conformità delle azioni messe in campo ai requisiti richiesto dal Protocollo Globalgap.


VANTAGGI
La possibilità di rispondere alle richieste provenienti dai clienti europei che sempre più richiedono l'adozione di standard internazionali. GLOBALGAP infatti definisce lo standard di produzione dei prodotti ortofrutticoli condiviso e accettato dai maggiori gruppi della distribuzione europea.
L'integrazione e le sinergie con le regole della Produzione Integrata per la produzione e commercializzazione di ortofrutta e prodotti freschi in genere.
Il protocollo GLOBALGAP rappresenta una vera e propria Linea Guida per le Buone Pratiche Agricole.

1. CAMPI D'APPLICAZIONE
Attualmente lo schema GLOBAL/GAP viene applicato per le produzioni ortofrutticole (Fresh Fruit and Vegetables) per le produzioni floricole e per le produzioni zootecniche.

2. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
EUREP/GAP, rappresentata nel mondo da FOODPLUS G.M.B.H., con sede a Colonia (Germania), è sorta per iniziativa della grande distribuzione nord europea (soprattutto inglese, tedesca e olandese) associando:

    • organizzazioni per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari (retailers);
    • organizzazioni di agricoltori (produttori singoli o associati) e di importatori ed esportatori di prodotti agricoli che riforniscono le organizzazioni di vendita (suppliers);
    • industrie produttrici di mezzi chimici e biologici per l’agricoltura;
    • consulenti;
    • organismi di certificazione, accreditati EN 45011 per la certificazione delle produzioni EUREP/GAP.

A tutt’oggi sono associate ad EUREP/GAP più di 120 organizzazioni europee ed extraeuropee. L’elenco completo e aggiornato dei retailers, suppliers e dei membri associati (organismi di certificazione, consulenti e le industrie produttrici di mezzi chimici e biologici per l’agricoltura) sono riportati sul sito ufficiale: www.eurep.org.

3. SVILUPPI
Dal 1999 ad oggi, EUREP/GAP ha registrato un crescente successo e le adesioni si sono estese dall’Europa agli altri continenti (in particolare Nord e Sud America).
Alla terza “Official EUREP/GAP Conference”, tenutasi a Bologna nell’ottobre 2001, hanno partecipato circa 550 convenuti di 26 Paesi.

4. DISCIPLINARE EUREO PER L'ORTOFRUTTA
Il documento di riferimento per la certificazione dell’ortofrutta è il Disciplinare (EUREP Protocol for Fresh Fruit and Vegetables) che definisce i requisiti ai quali devono essere conformi i prodotti ortofrutticoli forniti dagli agricoltori alle organizzazioni di vendita EUREP.

Il Disciplinare è suddiviso in 15 punti che comprendono:

  • obblighi di maggior rilievo ( major musts);
  • obblighi di minor rilievo (minor musts);
  • raccomandazioni (shoulds).

 

I quindici punti sono i seguenti:

    1. rintracciabilità
    2. registrazione delle operazioni aziendali
    3. scelte varietali (OGM nel rispetto delle leggi)
    4. ubicazioni aziendali e rotazioni colturali
    5. gestione dei terreni
    6. uso dei fertilizzanti
    7. sistemi di irrigazione
    8. difesa fitosanitaria integrata delle colture
    9. raccolta e immagazzinamento delle produzioni
    10. operazioni fitosanitarie di post-raccolta
    11. gestione dei rifiuti aziendali
    12. formazione e sicurezza degli operatori
    13. gestione dei problemi agro-alimentari
    14. registrazione dei reclami
    15. autocontrollo aziendale e verifiche ispettive interne


6. OBBLIGHI DEI FORNITORI
I produttori di ortofrutta da fornire alle organizzazioni di vendita EUREP, sono soggetti ai seguenti obblighi:

  • attuare procedure di autocontrollo a fronte dei requisiti del disciplinare EUREP;
  • effettuare ispezioni interne aziendali, almeno 1 volta all’anno;
  • sottoporre le produzioni ortofrutticole a certificazione EN 45011 secondo lo schema “ortofrutta EUREP”.

Qualora l’azienda avesse già certificato le sue produzioni ortofrutticole secondo uno schema diverso da quello prescritto, EUREP si riserva di giudicare la validità di tale certificazione.

7. SCHEMA OPERATIVO
Lo schema operativo, sintetizzato nell’all.1, è il seguente:

  • gli agricoltori (suppliers), seguendo le prescrizioni del Disciplinare EUREP e acquistando dalle industrie i mezzi tecnici, chimici e biologici necessari, producono, nei vari Paesi, frutta e ortaggi da fornire alle reti commerciali EUREP (retailers);
  • gli organismi di certificazione, accreditati EN 45011 secondo lo schema “ortofrutta EUREP”, controllano e verificano le produzioni agricole, utilizzando ispettori rispondenti a specifici requisiti EUREP, e certificano i prodotti conformi alle prescrizioni del Disciplinare;
  • gli agricoltori forniscono, ai retailers, ortofrutta certificata EUREP;
  • i retailers distribuiscono ai consumatori, nei vari Paesi, le produzioni ortofrutticole certificate di provenienza nazionale e importate.

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